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La tecnologia al servizio del volley: realtà virtuale e usb per misurare i salti dei campioni

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Interessante articolo sulla Gazzetta dello Sport che descrive la tecnologia usata dal CT della nazionale femminile di volley campione d’Europa Davide Mazzanti, che ha preso in prestito questa nuova metodologia dal tennis. Mazzanti racconta:

“L’idea l’avevo presa da Diego Nargiso, l’ex tennista che aveva collaborato con un club di A-1. Nel tennis già da diversi anni vengono utilizzati, in sostanza tramite una frequenza non hai la traiettoria completa della palla, ma la vedi a intermittenza con l’immagine ti viene oscurata, quindi in ricezione l’atleta non vede la palla da quando viene lanciata in battuta. Ma questa intermittenza produce una difficoltà all’atleta che deve ricevere le battute. Infatti l’esercizio prevedeva due-tre ripetizioni con questi occhiali stroboscopici  e altrettante ripetizioni senza occhialini, quindi con una visione normale”

“Destabilizzare l’aspetto temporale diventa allenante. Aumentare gli input può generare un meccanismo virtuoso per evitare la ripetitività degli allenamenti”

“rileviamo diverse informazioni: andiamo dal numero di salti, a quanti balzi si eseguono sopra una certa soglia. Rileviamo l’altezza, gli impatti e la ricaduta che il giocatore subisce. Così testiamo le performance delle atlete e riusciamo a capire i livelli anno dopo anno. Questa mappatura ti permette di capire se il lavoro che fai sta funzionando o meno”

L’articolo completo di tutte le informazioni ed i dettagli è sulla Gazzetta dello Sport a questo link:
https://www.gazzetta.it/Volley/05-11-2021/volley-tecnologia-servizio-campioni-realta-virtuale-usb-misurare-salti-4202241466526.shtml